GIORNO DELLA MEMORIA -VIDEOSINTESI “MONI OVADIA alla RIMAFLOW”

rimaflowadmin 27 Gennaio 2018 Commenti disabilitati su GIORNO DELLA MEMORIA -VIDEOSINTESI “MONI OVADIA alla RIMAFLOW”

Pubblichiamo un’ampia videosintesi della serata legata al Giorno della Memoria che ci hanno regalato Moni Ovada e la Scuola Antonia Pozzi di Corsico , svoltasi a RiMaflow giovedì 11 gennaio.

Una serata sulle “memorie”, come ama dire Moni Ovadia, che ci permettono non solo di ricordare il passato ma soprattutto di leggere le discriminazioni, le sopraffazioni e le ingiustizie dell’oggi. Una serata straordinaria ed emozionante non solo per il valore artistico culturale ma anche come incentivo per continuare a lottare contro il fascismo, il razzismo e le ingiustizie sociali, per costruire il presente e un futuro di pace e uguaglianza.

“…in Italia abbiamo due memorie confliggenti e divise: la memoria del fascismo e quella dell’antifascismo… Dopo una terribile guerra gli uomini possono e devono riconciliarsi, non si può mantenere un paese in guerra permanentemente, le memorie no, sono irreconciliabili. La memoria del fascismo è chiara: sterminio, sopraffazione bellicismo, non può esistere fascismo senza questo, non ha senso. Il fascismo è nazionalismo, conquista, genocidio. Invece la memoria dell’antifascismo è la memoria che fa riferimento alla libertà , all’uguaglianza, alla giustizia sociale, alla pace e via dicendo. Non si posso conciliare queste due memorie…e non si possono omologare i morti , ci sono i morti per odio e quelli per amore…

La storia dell ’umanità è una storia di migrazioni. Veniamo tutti da un’altra parte. Se non ci fossero state le migrazioni saremo ancora al centro dell’africa… Quindi le migrazioni hanno fatto l’unità, hanno mostrato la molteplice bellezza dell’universale umano. Sono state costruite migliaia di lingue, seimila, dallo stesso essere umano, però c’è ancora il problema con l’altro. Non lo riconosci come tuo simile?  E’ una cosa folle.  E’ delirante se pensiamo dopo migliaia di anni a che punto siamo arrivati e a cosa ha portato la mancanza di accoglienza. La Germania nazista è stata questa. Tutti i fenomeni di sterminio sono stati così.

Un uomo non sceglie dove nasce ma deve poter scegliere dove vivere e morire…  Quindi noi abbiamo bisogno della memoria. Quanto dolore, quanto orrore, quanto crimine provocano le discriminazioni. Avete visto il brillante ministro degli interni che ha scelto come soluzione di respingere gli africani . Che cosa è successo? Quel che non poteva non succedere. Quegli stessi criminali che li portavano sulle barche che affondavano sono gli stessi che li tengono nei lager, pagati dal governo italiano. Cioè l’unico effetto è stato quello di toglierli dalla nostra vista…

…Bisogna finirla con la falsa coscienza. Il giorno della Memoria deve essere un’occasione per preparare le proprie fibre, la propria anima la propria mente a ritrovare il senso primo. Perché oggi ce l’hanno rubato, ci vogliono far credere che la vita sia: produci, consuma, taci e poi crepa…

…ci sono masse di disoccupati , inoccupati, semioccupati, precari , e poi gli studenti , i ricercatori e via dicendo, una vasta parte di popolazione che se si coalizzasse con un unico intento sarebbe deflagrante e pericolosa per il sistema in cui viviamo. Ed allora cosa c’è di meglio che farne una massa sterminata di riserva ma non di riserva lavorativa, bensì di consumatori pezzenti. Non è stato distrutto il lavoro, ciò che hanno voluto distruggere, e stanno procedendo a farlo, è la figura reale e simbolica del lavoratore…l’unica classe portatrice di valori universali . L’unica classe che ha potuto immaginare un mondo di giustizia e uguaglianza per tutti la cui lotta aveva lo scopo di redimere l’intero pianeta. E’ questo che vogliono distruggere, non vogliono lavoratori, vogliono servi. Servi e consumatori.”

Moni Ovadia

 

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