La nostra storia

     

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Da Maflow a RiMaflow

La società viene fondata nel 1973 con il nome di MURRAY, con sito a Milano, come fornitore per case automobilistiche di elementi per impianti di servosterzo e di tubi freno, frizione, benzina. Successivamente entra anche nel campo della progettazione e costruzione di componenti per il condizionamento auto.

Nel 1999 MURRAY viene acquistata dal gruppo Manuli Rubber che la ridenomina MANULI Automotive Components S.p.A..

Nel 2004 la holding scorpora il ramo d’azienda automotive, MAFLOW S.p.A., cedendolo al fondo di private equity “Italian Lifestyle Partner” promosso da Hirsch & Co. di Mario De Benedetti, Jean François Aron e Stefano Cassina per circa 150 milioni di euro.

MAFLOW nel 2007 è alla sua massima espansione, è una multinazionale a capitale italiano con 23 stabilimenti in tutto il mondo (Europa, Americhe, Asia).

L’11 Maggio 2009, a dispetto dell’apparente stato di grande salute dell’azienda che dà abbondante lavoro a circa 320 persone solo a Trezzano, il Tribunale di Milano dichiara MAFLOW in stato di insolvenza (si parla di circa 300 milioni di debito come risultato di operazioni finanziare, gestionali e amministrative almeno “discutibili”) e la pone sotto commissariamento con l’apertura il 30 Luglio 2009 della procedura di Amministrazione Straordinaria. Subito appare chiaro che il salvataggio dell’azienda può avvenire solo attraverso l’acquisizione della stessa da parte di un’altra società.

Dopo circa un anno e mezzo di Amministrazione Straordinaria – in cui lo stabilimento di Trezzano perde la quasi totalità delle commesse dei propri clienti, dubbiosi circa il destino dell’azienda – l’imprenditore polacco Boryszew compra MAFLOW, e il 2 Ottobre 2010 parte MAFLOW Boryszew con soli 80 dipendenti (scelti con criteri discutibili) su 320 a Trezzano.

240 dipendenti rimangono in CIGS e continuano la lotta iniziata nel 2009, questa volta per riportare in azienda le molte commesse perse nell’ultimo anno (soprattutto di BMW, 80% del fatturato) nella speranza che MAFLOW Boryszew si risollevi, cresca e possa riassumerli.

All’inizio dell’Estate del 2012, dopo mesi di lotte per il rilancio di MAFLOW Boryszew e di ricerche senza successo di un nuovo lavoro, si insinua fra i cassintegrati MAFLOW S.p.A. l’idea di costituire una Cooperativa, una Società di Mutuo Soccorso, in cui il lavoro invece che cercato all’esterno, dove non c’è, venga creato dall’interno, e permetta a tutti di sostenersi. Viene individuato il settore in cui la Cooperativa debba lavorare, ecologico, quello del riciclo dei rifiuti, soprattutto tecnologici, ma non esclusivamente, e viene individuata una possibile collocazione presso il sito di Trezzano (di proprietà di Unicredit) dove è ormai chiaro che la “nuova” MAFLOW Boryszew sta morendo e dove non si prevede l’arrivo di altre aziende.

L’idea diventa più concreta e credibile a Settembre 2012 quando anche il centro per l’impiego AFOL Sud Milano di Corsico, che già sta supportando i cassintegrati MAFLOW S.p.A. con interventi di riqualificazione, istituisce un nuovo ulteriore intervento di formazione e di supporto per il particolare percorso imprenditoriale intrapreso da chi vuole costituirsi in Cooperativa.

A fine anno anche Regione Lombardia prende in considerazione i cassintegrati MAFLOW nell’ambito del proprio progetto di “Impresa Sociale come rescue-company”.

Intanto, a Dicembre 2012, dopo i 2 anni obbligatori “per contratto”, senza avere mai attuato una strategia di rilancio dello stabilimento, dirottando le commesse riconquistate dalla lotta dei cassintegrati in altri stabilimenti del gruppo, Boryszew chiude anche l’ultimo residuo di MAFLOW a Trezzano.

 

E ora siamo ai giorni nostri.

Siamo diventati RiMaflow e il 1° Marzo 2013 ci siamo costituiti in Cooperativa.

Ri” per tutte le cose belle che vogliamo rappresentare che cominciano così (Rinascita, Riuso, Riciclo, Riappropriazione, Rivolta (il debito), Rivoluzione e “RiMaflow” anche per dire “ecco di nuovo la Maflow!”, “è ancora Maflow!”, pensavate fossimo finiti, invece no!

Abbiamo bisogno di un posto per la nostra Cooperativa, perché non darci il sito storico di MAFLOW, ora abbandonato? Il sito che dal 2010 è passato improvvisamente da 320 a 80 dipendenti, in gran parte è già da quella data in abbandono e disfacimento. Con noi, fra le altre cose, verrebbe preservato e sistemato anche a vantaggio del proprietario Unicredit. Che facciamo? Dove andiamo? Dobbiamo rinunciare all’idea di uscire dalla crisi con le nostre forze? Dobbiamo paradossalmente arrenderci al fatto che la soluzione (parziale) stia solo negli “ammortizzatori sociali” che pesano su tutta la collettività (e che termineranno)?

Noi abbiamo un sogno.  Diteci che l’avete anche voi!

 

I nostri dati:

CITTÀ: Trezzano sul Naviglio (MI)

SETTORE: Metalmeccanico (automotive)

LAVORATORI: 320

SITUAZIONE ATTUALE: cassa integrazione per 240 lavoratori dal 2010 (termina a Febbraio 2013), chiusura definitiva il 31/12/2012 e cassa integrazione da quella data per i soli 80 lavoratori assunti a Ottobre 2010 dalla nuova società.

Azioni di protesta (Elenco parziale):

Novembre 2009: inizio assemblea/presidio permanente; presidi e manifestazioni di protesta presso: Consolato tedesco, Tribunale Milano, BMW Italia;

Dicembre 2009: presidio e manifestazione di protesta presso Teatro alla Scala Milano; partecipazione a protesta di Agile-Eutelia;

Gennaio 2010: presidi e manifestazioni di protesta presso: tetto fabbrica, concessionarie BMW di Milano, piazze e strade a Trezzano sul Naviglio, Consolato tedesco, Prefettura Milano;

Febbraio 2010: corsa podistica attorno alla fabbrica; Santa Messa in fabbrica; spettacolo teatrale in fabbrica;

Marzo 2010: presidi e manifestazioni di protesta presso: concessionaria BMW a Milano, sede Unicredit Milano, Regione Lombardia, Provicia Milano, Prefettura Milano; viaggio e manifestazione a Monaco di Baviera (Germania) presso BMW;

Aprile 2010: presidio e manifestazione di protesta presso Ministero Sviluppo Economico Roma;

Maggio 2010: spettacolo danzante in fabbrica; presidio e manifestazione di protesta presso Regione Lombardia;

Giugno 2010: concerto in fabbrica;

Gennaio 2011: presidio e manifestazione di protesta presso MAFLOW Boryszew;

Febbraio 2011: presidi e manifestazioni di protesta presso: MAFLOW Boryszew, concessionarie BMW a Milano, Consolato Tedesco, uffici commissari straordinari;

Marzo 2011: presidio e manifestazione di protesta presso Regione Lombardia; 

Ottobre 2011: presidio e manifestazione di protesta presso Regione Lombardia;

Giugno 2012: nascita progetto Cooperativa Ri-Maflow;

Dicembre 2012: nascita sito, e-mail, pagine su social networks di Ri-Maflow;

Gennaio 2013: inizio presidio Ri-Maflow davanti fabbrica ex-Maflow chiusa;

Marzo 2013: costituzione ufficiale RiMaflow” Cooperativa e Associazione Occupy Maflow”.