di Officine Zero
Il 29 maggio ad Officine Zero si sono presentati il curatore fallimentare con il suo staff, i rappresentati di Trenitalia e alcuni possibili acquirenti. Si rende così palese l’avvenuta accelerazione del bando di messa in vendita attraverso un’asta delle Officine ex Rsi.
Tale processo sta avvenendo:
– senza tener conto della necessità di ricollocamento degli ex-operai che, dopo due anni di cassa integrazione, si trovano oggi in mobilità, e della loro possibilità di ottenere i crediti che vantano;
– ostacola apertamente un progetto innovativo di lavoro autogestito, attivo già da un anno e capace di produrre reddito a operai, artigiani, disoccupati e precari;
– senza il coinvolgimento delle istituzioni, nonostante la volontà espressa dal Comune di Roma e dalla Regione Lazio di sostenere la riconversione produttiva delle Officine.
Per questi motivi è importante mobilitarsi contro il processo di svendita, che coinvolge l’intera area ma che potrebbe partire proprio da quei macchinari, che in questi mesi sono stati riportati al funzionamento e hanno rappresentato il cuore della riconversione produttiva.
Mentre in Italia e in Europa, la disoccupazione giovanile arriva al 40%, assistiamo ad una progressiva e costante chiusura di poli produttivi, alla precarizzazione e dequalificazione del lavoro e allo smantellamento del welfare, crediamo sia dovere di tutti sostenere e tutelare i progetti che tendono ad invertire tale tendenza.
Invitiamo tutti i movimenti, i lavoratori in mobilitazione, i sindacati conflittuali, i precari e le precarie, i centri sociali, gli studenti, il mondo dell’associazionismo e la società civile a partecipare all’ASSEMBLEA PUBBLICA che si terrà Domenica 1 Giugno presso Officine Zero alle ore 17, in occasione dei festeggiamenti del primo anno di ri-occupazione.
Officine Zero / Fabbrica senza padroni
via U. Partini 20 /Casalbertone