Le Lavoratrici e i Lavoratori della Ri-Maflow partecipano alle mobilitazioni indette dalla rete no expo e dai sindacati di base per il 14 novembre 2014.
Ri-Maflow promuove un progetto di autogestione conflittuale, perché parte del più generale conflitto di classe, ponendo al centro le istanze delle Lavoratrici e dei Lavoratori e rispettando il territorio e l’ambiente circostante.
Contro le scelte politiche del Governo in merito alle questioni del Lavoro con il Jobs Act, che cancella le ultime tutele riducendo ulteriormente i diritti dei Lavoratori e delle Lavoratrici, e alle questioni Economiche con la legge di stabilità, che taglia ancora una volta la spesa sociale.
Contro le grandi opere, in particolare l’Expo a Milano, che ha cementificato centinaia di ettari di terreno agricolo, alimentando il circuito CEMENTO, DEBITO E PRECARIETA’. Che finanzia il sistema della corruzione mafiosa e istituzionale, aumenta il debito pubblico necessario ai governi per ricattare le persone e giustificare il taglio dei diritti e l’austerità imposta.
Contro le mistificazioni dell’Expo che, con la propaganda “nutrire il pianeta”, nell’immediato ruba ettari di terreno all’agricoltura e investe enormi risorse per finanziare le grosse multinazionali che propongono un tipo di agricoltura aggressiva e dannosa, come Dupont e Monsanto con le sementi OGM, la Nestle’ che di fatto si sta accaparrando gran parte delle risorse idriche nel mondo, infine le grosse catene di distribuzione che strangolano i contadini con richieste di produzioni a prezzi ridotti al minimo di sostentamento.
Per un modello di società che pone realmente le esigenze delle cittadine, dei cittadini e del suo territorio al centro degli interventi di politica attiva.