RiMaflow ha puntato sin dall’inizio a una regolarizzazione di tutte le attività lavorative e culturali che si svolgono in fabbrica per ottenere reddito e dignità, con tutte le garanzie di rispetto delle norme e della sicurezza innanzi tutto per chi lavora, ma anche per dimostrare che una fabbrica senza padroni è possibile.
Dopo due anni di lotta, che sono seguiti a quelli contro la chiusura dello stabilimento, ci siamo conquistati il diritto di utilizzare questi spazi aprendo una trattativa con la proprietà che sta andando in porto. Ciò è stato possibile anche grazie al positivo e fondamentale rapporto con la popolazione, le associazioni del territorio, la scuola… e non solo.
Tuttavia alcuni spazi, precedentemente destinati agli eventi culturali e di spettacolo, sono stati interdetti a causa di norme burocratiche e problematiche che la miopia istituzionale non ha reso risolvibili. Di conseguenza qualche attività di questo mese siamo stati costretti a sospenderla, creando disagi a noi e agli organizzatori che già avevano investito risorse, denaro e tempo.
Ma non molliamo di certo la nostra idea di “fabbrica aperta” al territorio circostante, a Trezzano sul Naviglio e ai suoi abitanti, in un rapporto di reciproca utilità e necessità. Anzi contiamo di riprendere le attività culturali al più presto in base alle autorizzazioni che stiamo chiedendo e che riguardano anche nuovi spazi.
A tutti e tutte coloro che hanno mostrato solidarietà e apprezzamento per il nostro progetto di lavoro, per le nostre iniziative e per tutte le attività che abbiamo faticosamente messo in condivisione, chiediamo di seguirci ancora più da vicino per difendere un patrimonio che riteniamo pubblico. Solo insieme si vince !!
