DOMENICA 17 MAGGIO RIMAFLOW ALLA FESTA di ISOLA PEPE VERDE

rimaflowadmin 10 Maggio 2015 0

Sabato 17 Maggio ore 11 – 20 – Giardino condiviso – Via Pepe 10- Milano
RIMAFLOW SARA’ OSPITE di ISOLA PEPE VERDE
per la festa del secondo compleanno del giardino condiviso
PARTECIPATEVI!!

Programma:
– Pranzo con Marcella e le sue specialità siciliane, e paëlla
– Giardinaggio e info sui giardini condivisi
– Teatro, musica dal vivo e DJ set
– Arte e Utopia a cura di Isola Art Center
– Giochi e attività per bambini
– Iniziative per gatti in libertà

Maggiori info su :

 

 

Coltivando l’utopia
Isola Pepe Verde – RiMaflow

In occasione della festa di Isola Pepe Verde, Isola Art Center, con la collaborazione di NABA, presenta un progetto a cura di Angelo Castucci, Sara Marchesi e Bert Theis,
con Cecilie Andersen, Paola Di Bello, Alessandro Azzoni, Martina Brembati, Marina Cavadini, Irene Coppola, Ruben De Sousa Pereira, Edna Gee, Jessica Laufer Noy, Giulio Maiorano, SaraMarchesi, Carlo Miele, Francesco Pieraccini, Giovanna Repetta, Seriocollective (Edith Poirier, Daniele Rossi), Marcella Toscani, Maria Cristina Zappa, Fabiola Zero.
Ospiti speciali: Dario Azzellini (Parigi), Matteo Renzi (c/o Piero Gilardi, Torino), Nikolay Oleynikov (Mosca), Oliver Ressler (Vienna) Nikola Uzunovski (Skopje-Bangkok)

Bisogna distinguere gli utopisti dagli utopiani,
ossia le utopie astratte dalle utopie concrete (…)
Il pensiero utopista esplora l’impossibile,
mentre il pensiero utopiano sprigiona il possibile.

Henri Lefebvre

Isola Utopia presenta due utopie concrete: Isola Pepe Verde, giardino autogestito, e RiMaflow, fabbrica autogestita! Quest’anno Isola Art Center dedica a loro il suo doppio contributo alla festa di compleanno del giardino condiviso Isola Pepe Verde, presentando lavori e progetti d’arte “fight-specific” (specifici alla lotta), creati da artisti italiani e internazionali per i due contesti. La fabbrica recuperata RiMaflow lotta con mille difficoltà per il rilancio della produzione in chiave ecologica, mentre Isola Pepe Verde è impegnata per rendere permanente lo spazio verde e sociale autogestito in via Pepe, dove il terreno rimane edificabile fino a una modifica al Piano di governo del territorio da parte del consiglio comunale.

Il punto d’incontro tra le due utopie concrete, che già si erano confrontate alla Fabbrica del Vapore lo scorso 3 dicembre, è la convinzione che l’utopia non sia soltanto il luogo dell’alterità, del diverso dall’ora, ma un processo di re-invenzione del presente a partire dalla messa in discussione delle condizioni preesistenti, allo scopo di costruire un’alternativa reale. Come scriveva Lewis Mumford, “Esistono due differenti utopie: l’utopia della fuga e l’utopia della ricostruzione. La prima lascia il mondo esterno così com’è; la seconda tenta di cambiarlo per mettersi in relazione con esso alle condizioni desiderate”.

Coltivare l’utopia non significa però soltanto affermare che essa non si trova in un futuro astratto, né semplicemente insistere sulla necessità di iniziare una ricerca e formulare una nuova teoria del possibile: vuol dire invece sottolineare come i semi dell’utopia siano già stati gettati e come nostro compito sia quello di prenderci cura dei frutti che già ne stanno crescendo, perché essi possano espandere e rafforzare le proprie radici. È questo ciò che unisce il progetto di Isola Art Center per una diversa idea di città, di spazio pubblico e di cultura e la lotta di RiMaflow per una produzione orizzontale e sostenibile.

L’uomo ha sempre camminato con i piedi ben saldi sulla terra, ma la sua testa è sempre stata tra le nuvole: quello utopiano è un presente che trae forza dall’immaginario, un immaginario tanto reale da farci credere di poter anche spiccare il volo…

 

 

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