LA MILANO ANTIRAZZISTA ACCOGLIE la “CAROVANA APRIAMO LE FRONTIERE”

rimaflowadmin 12 Luglio 2016 0

Sabato 16 luglio a partire dalle 20.00 in Piazza Duca d’Aosta, davanti alla Stazione Centrale

Milano antirazzista incontra la carovana No borders diretta in Grecia

Vari gruppi cittadini e movimenti sociali spagnoli si sono riuniti in una carovana che attraverserà il Sud dell’Europa e che ha come obiettivo di contrastare le politiche migratorie europee che ci avvicinano sempre di più alla barbarie: ogni giorno muoiono in mare e alle frontiere persone che fuggono dalle guerre, dalla fame, dalla tratta, dalla violenza nelle sue molteplici forme. Noi invece vogliamo una società solidaria, senza razzismo e xenofobia, che rispetti i diritti di tutte e di tutti.

Denunciamo le politiche economiche e commerciali basate sullo sfruttamento che condannano milioni di persone alla miseria.

Diciamo NO alla guerra e agli interventi militari.

Esigiamo la cancellazione degli accordi UE-Turchia e la deroga del regolamento di Dublino.

Esigiamo un piano urgente di riscatto e di soccorso in tutto il mare mediterraneo.

Diciamo NO a FRONTEX e alla NATO con il loro operato di sorveglianza e di repressione.

Esigiamo che si definiscono vie legali e sicure per tutte le persone migranti e rifugiate in tutto il continente europeo.

Chiediamo delle vie sicure per donne e bambine per proteggerle dalla violenza sessuale di cui sono vittime durante questi percorsi migratori.

VOGLIAMO CHE POSSANO VENIRE CON DIRITTI!

Per questo saremo in piazza ad accogliere la carovana spagnola che passa per Milano, con musica, stand di informazione, testimonianza e dibattiti. Venite anche voi!

Milano solidale antirazzista

People Before Borders, Milano senza frontiere, NAGA, Casa delle Donne di Milano, Cantiere, Ri-Make, Ri-Maflow.

PER MAGGIORI INFO:

 TESTO COMPLETO DEL MANIFESTO

“CAROVANA IN GRECIA APRENDO LE FRONTIERE”

Differenti piattaforme cittadine, organizzazioni e movimenti sociali si sono unite per rendere possibile la “Carovana in Grecia: Aprendo le Frontiere”, una iniziativa che nasce dalla necessità di rispondere alle politiche migratorie dell’Unione Europea, che si avvicinano sempre di più alle barbarie, totalmente aliene al dolore e alla sofferenza che stanno creando.

Giorno dopo giorno si espellono le persone migranti e richiedenti protezione internazionale a causa di queste politiche; si oltraggiano i giovani subsahariani nella valle di Melilla, si permette che muoiano in mare e alle frontiere persone che fuggono da guerre e conflitti, dalla fame, dalla tratta, dalla violenza nelle sue multiple forme, persone in situazioni di vulnerabilità e si consente l’aggressione e l’abuso di donne e bambine. Le istituzioni e i governi europei hanno optato per proteggere i diritti del mercato ed ignorare i diritti delle persone.

VIE LEGALI E SICURE PER TUTTI I RIFUGIATI E MIGRANTI

D’altra parte le politiche migratorie e di asilo dello Stato spagnolo sono una dimostrazione dell’esclusione, del dolore e della morte generati dal mancato rispetto dei Diritti Umani e delle convenzioni internazionali. Le valli di Ceuta e Melilla, le espulsioni illegali, la impossibilità di chiedere asilo VigRx Plus nelle nostre ambasciate, gli aiuti economici a paesi terzi in cambio di accordi di rimpatrio, o la esternalizzazione delle nostre frontiere a paesi come il Marocco che non garantiscono i diritti umani provocano una situazione che non si differenzia per niente da quella che oggi si vive nei Balcani o alla frontiera greco-turca.

E’ TEMPO DI COSTRUIRE PONTI DOVE SI ALZANO RECINZIONI

Noi invece non possiamo evitare di guardare i volti delle vittime delle nostre frontiere, non possiamo evitare di sentire la loro sofferenza, ne lasciare che il mar Mediterraneo, culla della nostra cultura, stia diventando una grande fossa comune. L’indignazione e la solidarietà ci spingono ad agire, non possiamo continuare ad aspettare.

E’ il momento di creare ponti dove si alzano recinzioni. Optiamo per la convivenza, per la solidarietà, per l’incontro tra le persone e i popoli. Ci preoccupa la sofferenza di questi esseri umani. Per questo saremo noi che attraverseremo le frontiere perchè la smettano di calpestare i nostri diritti ei nostri cuori. Esigiamo che si rispettino i diritti e denunciamo i responsabili di questa barbarie.

COS’È LA “CAROVANA IN GRECIA APRENDO LE FRONTIERE”

La Carovana che partirà da Barcellona il 16 luglio viaggerà verso la Grecia con l’intenzione di rivendicare i diritti che i nostri Stati disattendono. E’ la forza delle persone, uomini e donne, che manifesteranno per dire basta e per mettere in pratica la solidarietà e l’aiuto reciproco.

E’ il momento di andare a dimostrare la nostra disobbedienza alle direttive e alle leggi migratorie che stanno infangando i diritti umani, di denunciare l’accordo tra l’Unione Europea e la Turchia e la mancanza del rispetto degli impegni del nostro governo.

DATE E ROTTA DEL NOSTRO VIAGGIO

Partiremo il 15 luglio dalle nostre città e paesi verso Barcellona dove ci riuniremo per iniziare il nostro viaggio collettivo il giorno 16. Il viaggio durerà tre giorni durante i quali realizzeremo azioni di protesta contro le frontiere. Arriveremo a Tessaloniki e ci fermeremo in Grecia quattro giorni manifestando la nostra denuncia.

ESIGIAMO L’ANNULLAMENTO DELL’ACCORDO UE-TURCHIA

Durante la nostra permanenza offriremo i nostri autobus al governo centrale e alle differenti istituzioni affinchè le persone che cercano rifugio e dignità nel nostro continente possano viaggiare con la garanzia del rispetto dei propri diritti: garanzie giuridiche e un sistema di accoglienza degno. Sappiamo che esiste una lotta e un dibattito di fondo: terminare con questa politica migratoria e modificare le vergognose condizioni di asilo del sistema spagnolo.

Realizzeremo prima un lavoro verso le istituzioni per esigere dalle città il diritto effettivo di asilo. Per questo chiederemo alle nostre amministrazioni comunali che appoggino questa iniziativa cittadina in difesa dei Diritti Umani e che mettano a disposizione luoghi d’accoglienza in ogni municipio. Chiederemo inoltre che si impegnino affinchè termini questa tragedia, che siano soggetti attivi nel chiedere al Governo il rispetto degli accordi internazionali verso i rifugiati di Grecia e Italia e nella nostra frontiera sud così come l’instaurazione di vie legali e sicure per arrivare in Spagna.

CHI STA DIETRO QUESTA INIZIATIVA?

Movimenti sociali e piattaforme cittadine organizzate a livello locale che sostengono la Carovana in Grecia: a Vitoria-Gasteiz, Nafarroa, Bizkaia, Salamanca, Madrid, Cacères, Siviglia, Valenza, Màlaga, Saragozza, Murcia e Logrono stiamo già lavorando al progetto Carovana.

E’ necessario che ci siano molti autobus che attraversano le frontiere d’Europa e i muri della frustrazione e del silenzio come azione di denuncia e di solidarietà. Vieni anche tu!

COSA CHIEDEREMO AI GOVERNI EUROPEI E AL GOVERNO SPAGNOLO IN GRECIA?

1) Denunceremo le politiche economiche e commerciali basate sullo sfruttamento che condannano milioni di persone alla povertà e alla miseria.

2) Chiederemo la cancellazione degli accordi UE-Turchia e la deroga del regolamento di Dublino che vanificano le leggi europee dei Diritti Umani.

3) Diremo NO ALLA GUERRA E ALL’INTERVENTO MILITARE. Chiederemo che si fermi il commercio delle armi e la riforma della politica estera per contribuire allo sviluppo politico ed economico sostenibile nei paesi d’origine.

4) Esigeremo un piano urgente di riscatto e di soccorso in tutto il mare mediterraneo per affrontare la drammatica situazione che stiamo vivendo e che sta causando migliaia di vittime a causa dell’inattività dei governi europei.

5) Esigeremo che si definiscano vie legali e sicure per tutte le persone migranti e rifugiate in Grecia, alle nostre frontiere e in tutto il continente europeo; chiediamo che si offrano visti umanitari, ospitalità e accesso diplomatico all’asilo politico nei paesi di origine e di transito. Chiediamo delle vie sicure per donne, bambine per proteggerle dalla violenza sessuale di cui sono vittime durante questi percorsi migratori e repressione alle frontiere.

6) Diremo NO A FRONTEX , e recentemente anche alla NATO, con il loro operato di sorveglianza e repressione. Ci opponiamo ad ogni tipo di intervento militare contro i flussi migratori.

7) Chiederemo che i governi europei si impegnino a lavorare per la risoluzione dei conflitti in modo diretto e reale, che venga sospesa la vendita di armi a quei paesi che violano i Diritti Umani e sono la prima causa di questa crisi umanitaria.

8) Esigeremo la sospensione della firma e l’applicazione degli accordi di rimpatrio con paesi che non rispettano i Diritti Umani e l’esternalizzazione delle frontiere.

9) Esigeremo che venga immediatamente sospesa l’esigenza del visto di transito aereoportuario alle persone di nazionalità siriana e dei paesi in conflitto. Allo stesso tempo chiediamo ai Paesi Europei il rispetto dei doveri di protezione internazionale.

10) Chiederemo alle nostre società europee di smetterla di fare discorsi, assumere misure e atteggiamenti razzisti e xenofobi verso quelle persone rifugiate, richiedenti asilo e migranti garantendo loro un trattamento degno e giusto.

11) Chiederemo solidarietà tra gli stati europei per l’accoglienza dei rifugiati che si trovano in Grecia e in Italia. Per questo è necessario rendere più agili e veloci le pratiche burocratiche di riconoscimento.

12) Esigeremo la fine immediata delle espulsioni, la chiusura dei campi sulla frontiera sud, di ritirare gli accordi nelle valli di Ceuta e Melilla, la chiusura dei CIE cominciando dalla chiusura del Centro Temporaneo di Permanenza di Stranieri di Melilla (CETI). Chiediamo che le procedure di richieste di asilo e protezione siano affidate ad un Centro di Accoglienza più agile ed efficace. Chiediamo l’apertura di Uffici di Protezione Intenazionale alle frontiere di Ceuta e Melilla con la garanzia che coloro che giungono alle nostre frontiere possano accedervi senza problemi.

13) Esigeremo l’approvazione urgente del regolamento della Legge per l’Asilo e, fino a quando non venga approvata, si facilitino le procedure di richiesta di protezione per tutte le persone richiedenti con l’impegno a non fare discriminazioni tra i richiedenti da un paese all’altro.

14) Esigeremo il rispetto immediato degli accordi di ricollocazione e reinserimento che lo Stato spagnolo ha stipulato e che non sta rispettando in modo manifesto e reiterato in forma vergognosa.

VOGLIAMO CHE POSSANO VENIRE CON DIRITTI

Come contattarci?

                twitter.com/caravanagrecia

 

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