SOLIDARIETA’ con l’hotel BAUEN! -appello internazionale

rimaflowadmin 11 Gennaio 2017 0

foto copertina621 414

Di nuovo solidarietà con il Bauen! Dopo aver ottenuto dal parlamento il 30 novembre scorso la legge di esproprio, il presidente liberista Macri ha posto il veto, impedendone l’assegnazione ai lavoratori de alle lavoratrici. Di seguito pubblichiamo l’appello internazionale per richiedere di nuovo il voto parlamentare per l’esproprio.

——————————————————————–

APPELLO INTERNAZIONALE DI SOLIDARIETA’ CON IL BAUEN AUTOGESTITO DI BUENOS AIRES
inviare adesioni individuali e collettive all’appello a: solidaritybauencooperative@gmail.com 

info@rimaflow.it

PER LA CONFERMA DA PARTE DEL PARLAMENTO ARGENTINO DELLA LEGGE DI ESPROPRIO VOTATA IL 30 NOVEMBRE 2016, A CUI IL PRESIDENTE MACRI HA OPPOSTO IL VETO !!!

Il Senato argentino ha convertito in legge l’esproprio dell’hotel Bauen a favore della cooperativa dei lavoratori dopo quasi 14 anni di lotta, il 30 novembre 2016. Con l’entrata in vigore della presente legge, si consolidava l’autogestione dei lavoratori e si faceva giustizia storica, perché i vecchi proprietari dell’hotel lo avevano costruito con un credito pubblico conferito dalla sanguinosa dittatura militare del 1976-83 che non è mai stato restituito. Inoltre si rendeva prioritario lo scopo sociale e le attività culturali e solidali che quotidianamente avvengono all’hotel gestito dai lavoratori, emblema dell’autogestione in Argentina e nel mondo. Ma il presidente Maurizio Macri ha posto il veto alla legge, con argomentazioni fallaci che negano il senso sociale della cooperativa, rifiuta di recuperare il denaro pubblico e lascia senza lavoro 130 famiglie. Chiediamo ai deputati e senatori argentini di respingere il veto e riaffermare la legge che espropria l’hotel Bauen per riparare a questa ingiustizia, evitare lo sgombero dell’hotel e riaffermare la democrazia.

L’Hotel Bauen è una delle più emblematiche imprese recuperate dai lavoratori in Argentina. Chiuso dai proprietari attraverso una manovra fraudolenta che ha lasciato tutti i lavoratori in mezzo a una strada alla fine del 2001, l’enorme palazzo di 20 piani in pieno centro di Buenos Aires è stato abbandonato per più di un anno fino a quando un gruppo di suoi ex dipendenti lo ha occupato il 21 marzo 2003. È stato avviato un processo di autogestione durato 13 anni, che ha creato 130 posti di lavoro e ha dato un valore a un hotel svuotato e abbandonato dalla proprietà, praticamente senza finanziamento esterno. Inoltre, ha trasformato un hotel che prima era simbolo della corruzione del potere in un luogo di incontro e di solidarietà per movimenti sociali, sindacati e organizzazioni dei lavoratori, dove sono stati effettuate centinaia di giornate di organizzazione e di discussione, tra cui eventi accademici e culturali.
Ma il Bauen non è solo emblema di autogestione. La sua origine è anche un chiaro esempio della collusione e corruzione tra il potere economico e la dittatura genocida che ha insanguinato l’ Argentina tra il 1976 e il 1983. Il Bauen fu costruito per il mondiale di calcio del 1978 con crediti di un Banca dello stato (il Banade) che non sono mai stati pagati. Per questo e altri debiti successivi, la legge che è stata votata consente l’esproprio dell’hotel per cui lo Stato recupera la proprietà dell’edificio e la cede alla cooperativa dei lavoratori che lo ha recuperato per il lavoro e la società. Il veto del presidente Macri impedisce questa riparazione storica, sancisce l’impunità dei complici economici della dittatura e punisce i lavoratori che hanno investito sforzo, lavoro e risorse nel recupero dell’hotel.
Noi sottoscritti siamo solidali con i lavoratori del Bauen e ci attendiamo che i senatori e i deputati della nazione ratifichino la legge sottoposta a veto e consentano la continuazione di un’esperienza di autogestione che è esempio per il mondo.

bauen grattacielo lavoratori 621

Testo originale in spagnolo

Por la reafirmación en el Congreso argentino de la Ley de Expropiación votada el 30/11/2016 vetada por el presidente Macri

El Senado argentino convirtió en ley la expropiación del Hotel BAUEN a favor de la cooperativa de sus trabajadores después de casi 14 años de lucha el 30 de noviembre de 2016. Al entrar en vigencia esta ley, se consolidaba la autogestión de los trabajadores y se hacía justicia histórica, pues los viejos propietarios del hotel lo habían construido con un crédito público otorgado por la sangrienta dictadura militar de 1976-83 que nunca fue devuelto. A su vez, se priorizaba el fin social y las actividades culturales y solidarias que cotidianamente se realizan en el hotel gestionado por los trabajadores, emblema de la autogestión en la Argentina y en el mundo. Pero el presidente Mauricio Macri vetó la ley, con argumentos falaces que niegan el sentido social de la cooperativa, rechaza recuperar el dinero público y deja sin trabajo a 130 familias. Solicitamos a los diputados y senadores argentinos que rechacen el veto y reafirmen la ley que expropia el hotel Bauen para reparar esta injusticia, evitar el desalojo del hotel y reafirmen la democracia.

El Hotel BAUEN es una de las más emblemáticas empresas recuperadas por los trabajadores en Argentina. Cerrado por sus dueños a través de una maniobra fraudulenta que dejó a todos sus trabajadores en la calle a finales de 2001, el enorme edificio de 20 pisos de altura en pleno centro de Buenos Aires estuvo abandonado por más de un año hasta que un grupo de sus antiguos empleados lo ocupó el 21 de marzo de 2003. Se inició así un proceso de 13 años de autogestión que creó 130 puestos de trabajo y puso en valor un hotel vaciado y abandonado por sus patrones, prácticamente sin financiamiento externo. Además, convirtió a un hotel que antes fue símbolo de la corrupción del poder en un lugar de reunión y solidaridad para movimientos sociales, sindicatos y organizaciones de trabajadores, donde se realizaron cientos de jornadas de organización y debate, incluyendo eventos académicos y culturales.
Pero el BAUEN no es solo emblema de autogestión. Su origen es también un ejemplo claro de la connivencia y corrupción entre el poder económico y la dictadura genocida que ensangrentó a la Argentina entre 1976 y 1983. El BAUEN fue construido para el mundial de fútbol de 1978 con créditos de un banco del Estado (el BANADE) que nunca fueron pagados. Por esa y otras deudas posteriores, la ley que se votó permite la expropiación del hotel para que el Estado recupere la propiedad del edificio y se lo ceda a la cooperativa de trabajadores que lo recuperó para el trabajo y la sociedad. El veto del presidente Macri impide esa reparación histórica, consagra la impunidad de los cómplices económicos de la dictadura y castiga a los trabajadores que invirtieron esfuerzo, trabajo y recursos en la recuperación del hotel.
Los abajo firmantes nos solidarizamos con los trabajadores del BAUEN y esperamos que los senadores y diputados de la Nación ratifiquen la ley que sancionaron y permitan continuar con una experiencia de autogestión que es ejemplo para el mundo.

lavoratori bauen al tavolo 621

ponete la camiseta 621

John Wick: Chapter 2 live streaming film online

Leave A Response »

You must be logged in to post a comment.